Assessorato alla Cultura e Biblioteca
Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria
"in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico
e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
(Legge 20 luglio 2000, n. 211)".
IL PERCHÈ DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA
«Auschwitz spalancava – e spalanca tuttora -
i suoi cancelli su un abisso
oltre ogni immaginazione».
(Presidente Sergio Mattarella)
La Giornata della Memoria non serve solo a commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà in un tempo (che sembra) ormai cronologicamente lontano...
Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante disumanità, piccole e grandi discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi. Spesso noi stessi ne siamo gli autori, senza rendercene conto.
La Giornata della Memoria ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce e che spesso, per comodità e opportunismo, ci nascondiamo in quella che gli storici chiamano la zona grigia.
Si tratta di una zona della mente e del nostro comportamento, a metà tra il bianco e il nero, tra l'innocenza e la colpevolezza.
In questa zona ad avere la meglio, alla fine, è l'indifferenza per chi viene isolato e non accettato.
Per evitare che una tragedia come quella dell'Olocausto si ripeta occorre ricordare e soprattutto capire.
IL DOVERE DELLA MEMORIA
"Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli."
(Primo Levi, da Se questo è un uomo").
Uno strumento importante per farlo è quello di ascoltare la viva voce dei testimoni e di chi è stato direttamente coinvolto negli avvenimenti. Scriveva, ancora, Primo Levi:
"Dobbiamo essere ascoltati: al di sopra delle nostre esperienze individuali,
siamo stati collettivamente testimoni
di un evento fondamentale e inaspettato…
È avvenuto, quindi può accadere di nuovo…
Può accadere, e dappertutto. ".
(Primo Levi, da I sommersi e i salvati").
Ma anche altre voci sono riemerse pian piano dall'oscurità di quegli anni...
Figure positive, le cui azioni eroiche sono rimaste a volte sconosciute per anni...
Uomini e donne normali, capaci però di non voltarsi dall'altra parte, di uscire dalla zona grigia dell'indifferenza:
«Nel buio più fitto,
nella lunga e oscura notte dell’umanità,
prendendo a prestito un’immagine di Elie Wiesel,
tante piccole fiammelle hanno indicato
una strada diversa dall’odio e dalla oppressione.
Sono stati i “Giusti”»
(Presidente Sergio Mattarella)
Seguendo il monito del nostro Presidente, proponiamo di conoscere queste luminose figure (molte delle quali furono attive anche nel nostro territorio) attraverso
- la lettura di libri a tema, di approfondimento storico o biografie dei Giusti che hanno operato in Italia e nel Varesotto (Un elenco - non esaustivo - delle pubblicazioni librarie sul tema è disponibile in biblioteca)
- La lettura del Messaggio del Presidente Sergio Mattarella per la Giornata della Memoria 2024
Per informazioni:
Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale
Tel. 0332440409